Una guerra al contrario

Quella che stiamo vivendo è una guerra al contrario.

E’ una guerra in cui anzichè abbracciarci e stringerci per farci coraggio, siamo costretti a stare ad un metro di distanza dai nostri amici e dai nostri cari, guardandoci tra noi con diffidenza.

E’ una guerra che uccide i vecchi e risparmia i giovani, al contrario di ogni altra guerra.

E’ una guerra che ha chiuso le Chiese, da sempre sicuri rifugi di pace, di speranza, di preghiera, talchè siamo indotti a ritenere, spero erroneamente, che neppure Dio possa più aiutarci.

E’ una guerra in cui il nemico è invisibile.

E’ una guerra mondiale in cui tutto il mondo è alleato, anziché il contrario.

E’ un guerra in cui ci dicono che per combattere dobbiamo stare immobili e chiusi in casa, come disertori, anziché uscire per lottare contro il nostro nemico, che non c’è.

E’ una guerra al contrario.

E’ una guerra che produce un silenzio assordante, anziché l’assordante rumore delle bombe, delle macchine da combattimento, delle grida.

E’ una guerra in cui l’esercito aiuta i medici che muoiono al fronte, anziché il contrario.

E’ una guerra che forse sarà breve, al contrario di quasi ogni altra guerra.

E’ una guerra al contrario, ma è pur sempre una guerra.

Quando questa guerra finirà, il mondo sarà diverso, molti incrollabili concetti diverranno improvvisamente anacronistici.

Gli obsoleti arsenali si trasformeranno in musei e gli ospedali in bunker, cambierà la visione del mondo, ma forse non la sua eterna sostanza.

Capiremo, probabilmente, chè è inutile innalzare barriere ed imporre frontiere, perché nel terzo millennio il nemico supera agevolmente i confini, senza esibire salvacondotti.

Capiremo che i confini sono solo insignificanti linee tracciate sulle carte geografiche.

Spero che questa guerra, come le altre, possa almeno portare, dopo di sé, prosperità ed abbondanza, ma non lo so prevedere.

L’unica similitudine oggi ben chiara tra questa guerra e le altre è che essa, come ogni altra guerra, ci fa percepire quanto preziosa ed insostituibile sia la pace e la normalità quotidiana.

[M.B. Marzo 2020]